Descrizione
Il Whistleblowing tutela le persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o dell’Unione europea che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato, e vieta qualsiasi tipo di ritorsione nei loro confronti.
Rientrano tra le violazioni gli illeciti amministrativi, contabili e civili, le condotte illecite rilevanti ai sensi del d.lgs. 231/2001, gli atti o le omissioni che ledono interessi finanziari o il mercato interno, gli illeciti riguardanti gli appalti pubblici, la prevenzione del riciclaggio e del terrorismo, la tutela dell’ambiente e della scurezza nucleare, la sicurezza di trasporti, alimenti, prodotti, la privacy.
Le disposizioni Whistleblowing si applicano ai dipendenti di TEP, ai consulenti e collaboratori, agli azionisti e ai responsabili di funzioni di amministrazione direzione e controllo dell’azienda, nonchè ai lavoratori che prestano la propria attività lavorativa per conto di TEP.
Qualora chi ha inoltrato una segnalazione Whistleblowing ritenga di aver subito una ritorsione a seguito dell’inoltro, può effettuare comunicazione ad ANAC, che attiva le opportune verifiche e adotta gli opportuni provvedimenti.
Gestione delle segnalazioni
Per inoltrare una segnalazione Whistleblowing, TEP mette a disposizione una piattaforma che garantisce la riservatezza dell’identità del segnalante, della persona coinvolta o menzionata nonchè del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione.
Il canale di segnalazione è gestito dall’RPCT di TEP
E’ inoltre possibile inviare segnalazioni all’Organismo di Vigilanza, secondo le modalità indicate nel Modello 231.
Le segnalazioni possono essere inviate sia in forma anonima che indicando il proprio nome e cognome.
Tutte le segnalazioni sono gestite nel rispetto della massima riservatezza del segnalante, salvo quando si rendesse necessario la comunicazione dei suoi dati per l’effettuazione delle verifiche sulle segnalazioni e fermi restando gli obblighi di fornire tali informazioni all’autorità giudiziaria o ad altre pubbliche autorità che le richiedano. In questo caso, RPCT provvede a informare il segnalante delle motivazioni della rivelazione dei suoi dati.
Come funziona il sistema di segnalazione
Entro 7 giorni dalla ricezione della segnalazione, RPCT la prende in carico informando attraverso la piattaforma il segnalante dell’avvenuta ricezione.
Alla ricezione di una segnalazione, RPCT avvia un’indagine su quanto segnalato, fornendo poi riscontro al segnalante entro tre mesi dalla data di ricezione.
A seguito di segnalazioni, il RPCT avvia un procedimento di indagine per appurare la sussistenza del fatto. In particolare:
- valuta che la segnalazione abbia i requisiti essenziali per dare avvio all’indagine ed eventualmente può chiedere al segnalante integrazioni in merito;
- avvia una verifica su quanto segnalato ;
- dispone l’archiviazione nel caso la segnalazione presenti manifesti elementi di infondatezza, motivando tale decisione.
Nel caso l’indagine avviata evidenzi la fondatezza della segnalazione, RPCT informa il Consiglio di Amministrazione, che valuterà gli interventi più opportuni.
È compito di RPCT, qualora lo ritenga opportuno, coinvolgere la struttura interessata ai fini di valutare e promuovere la modifica delle procedure operative nell’area interessata, per evitare il reiterarsi dell’evento segnalato. È inoltre nelle competenze di RPCT la denuncia all’autorità giudiziaria, qualora l’episodio riscontrato evidenzi la commissione di reati di qualsivoglia tipologia (non solo strettamente connessi alla corruzione).
Nel caso RPCT verifichi che il fatto non sussiste, provvede ad archiviare e a conservare la documentazione relativa.
Contenuti delle segnalazioni
Le segnalazioni devono essere devono essere circostanziate e basate su elementi di fatto precisi e concordanti, devono osservare criteri di riservatezza a tutela dell’efficacia degli accertamenti da compiere e dell’onorabilità delle persone interessate dalla segnalazione, non devono riportare fatti di contenuto generico, confuso e/o diffamatorio.
Nella descrizione di dettaglio dei fatti che originano la segnalazione non devono essere fornite informazioni che non siano strettamente attinenti all’oggetto della segnalazione stessa.
Tutela del segnalante
Chi ritiene di aver subito una ritorsione ai sensi della normativa di tutela del Whistleblower, può rivolgersi ad ANAC che informa della segnalazione l’Ispettorato del Lavoro per competenza.
ANAC rende disponibile un elenco di enti del Terzo settore che forniscono sostegno ai segnalanti secondo quanto previsto dall’art.5 comma 1 lettere V9 e w) del d.lgs. 117 del 3/07/2017. Per sostegno si intendono informazioni, assistenza e consulenze a titolo gratuito sulle modalità di segnalazione e sulla protezione da ritorsioni prevista dalle disposizioni normative ion essere.
Per maggiori informazioni sulla protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione, si rimanda al D.Lgs. 24 del 10/03/2023
Segnalazioni ad ANAC
Nel caso in cui:
- La segnalazione inoltrata a TEP non abbia avuto avuto seguito;
- il segnalante ritenga, per fondati motivi, che una segnalazione a TEP non sarebbe efficace o potrebbe produrre una ritorsione nei suoi confronti
- il segnalante ritenga che la violazione in essere possa costituire pericolo imminente o palese per l’interesse pubblico,
è possibile rivolgersi ad ANAC per inoltrare la segnalazione attraverso gli appositi canali predisposti dall’Autorità, secondo quanto previsto dal d.lgs. 24/2023. Per maggiori informazioni sulle modalità di inoltro e gestione delle segnalazioni ad ANAC, si rimanda al sito dell’Autorità: