Descrizione
Risposta alla lettera “La linea 15 della Tep”, inviata alla Gazzetta di Parma il 21 novembre 2014
Egregio direttore,
chiediamo di poter rispondere, alla signora Monica Finelli che sottolinea sulla linea 15 un problema viabilistico, nel passaggio fra strada al Ponte Caprazucca e strada Collegio dei Nobili.
Le difficoltà citate non dipendono dalla maggiore lunghezza dei nuovi mezzi (80 cm), ma dalle auto in sosta irregolare che talvolta ostacolano la carreggiata, così come quelle mal posizionate negli stalli.
Abbiamo già segnalato queste situazioni alle autorità competenti, ma chiediamo comunque la collaborazione della signora Finelli e di tutti gli utenti della strada per comunicare alla Polizia Municipale eventuali ostacoli alla regolare circolazione.
Parma, 21 novembre 2014
Ufficio Stampa Tep spa
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Risposta alla lettera “L’autista Tep: zelo o prepotenza?”, inviata alla Gazzetta di Parma il 21 novembre 2014
Egregio direttore,
ci consenta di rispondere alla signora Rossella Netti riguardo ad un episodio di mancata apertura delle porte deputate alla salita a bordo per consentirle la discesa alla fermata di San Pancrazio. Riteniamo, diversamente da quanto sostenuto dalla signora, che nel caso in questione sia stato preteso il rispetto delle regole in base a norme di buon senso e non in modo arbitrario “secondo l’umore del conducente”. Il nostro autista ha aperto tutte le porte, in deroga al regolamento che limita la discesa alla porta di mezzo, fin quando ha ritenuto che potesse essere difficoltoso per la più parte dei passeggeri raggiungere la porta centrale. Questa condizione non sussisteva più alla fermata di San Pancrazio, dove per accedere alla porta di discesa era sufficiente alzarsi per tempo e avvicinarsi alla stessa. La deroga al regolamento non può essere pretesa in modo arbitrario solo per poter restare a sedere fino all’ultimo minuto e ci fa piacere che la corretta applicazione delle norme sia stata riconosciuta anche dagli altri passeggeri presenti a bordo in quel momento. Concordiamo, invece, con la signora che le stesse regole devono sussistere per tutti e pertanto le suggeriamo, qualora dovesse capitarle di vedere qualcuno con i piedi sui sedili, di invocarne il rispetto invitandoli a toglierli. Cogliamo l’occasione per ricordare alla signora che il cane di piccola taglia che trasportava in braccio sulla corsa in questione è senz’altro ammesso a bordo, ma con museruola e guinzaglio. Si tratta di un’altra piccola regola che consente una civile convivenza sul bus, valida per tutti e sancita nel regolamento di viaggio, che la signora Netti era tenuta a rispettare.
Parma, 21 novembre 2014
Ufficio Stampa Tep spa
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Risposta alla lettera “Quel vecchio autobus”, inviata alla Gazzetta di Parma il 12 novembre 2014
Egregio direttore,
diamo riscontro alla lettera di Gianmarco Canzian “Quel vecchio autobus”. Il bus utilizzato per il servizio sulla tratta Colorno-Parma (Itis-Ipsia) è un mezzo del 1995 certamente non nuovo, ma manutenuto con regolarità e revisionato periodicamente.
E’ dotato di riscaldamento, per quanto al momento il clima non è stato ancora così freddo da renderne necessario un uso più intensivo.
Mezzi come questi, datati ma ancora funzionanti e in buone condizioni, sono utilizzati esclusivamente per le corse bis come questa e per tratte limitate.
Il guasto del 17/9 non è indice di scarsa efficienza o di poca manutenzione del mezzo, ma è dovuto semplicemente al fatto che con 350 autobus in servizio può accadere che uno, occasionalmente, abbia un problema. L’indice sui fermi macchina in linea, tra l’altro, è in costante discesa negli ultimi 5 anni.
Nessuna azienda può permettersi di rottamare mezzi ancora funzionanti e Tep non fa eccezione a questa regola, tanto più in anni di crisi come questi in cui il settore dei trasporti pubblici è stato saccheggiato a livello nazionale da politiche penalizzanti e di tagli di risorse.
L’ultima finanziaria 2015 del governo Renzi ha tagliato 400 milioni alla Regione Emilia Romagna e 20 milioni al Comune di Parma e anche TEP attende la sua parte di tagli che a breve dovrà essere programmata; dal 2013 non riceviamo più contributi in conto capitale per l’acquisto di nuovi mezzi, motivati genericamente dalla presenza di sprechi nel settore che vanno tagliati.
L’età media dei mezzi TEP è di meno di 12 anni per cui assieme ai filobus della linea 5 entrati in funzione quest’anno abbiamo autobus di 20 anni ancora funzionanti e dignitosi. Ricordiamo che, per scelta politica nazionale, il prezzo del biglietto e dell’abbonamento coprono solo il 33% del costo del servizio e TEP è una azienda virtuosa rispetto alla media nazionale. La quota rimanente è sovvenzionata da fondi pubblici, in mancanza dei quali non solo non ci possiamo permettere di sprecare risorse – cosa che peraltro non facciamo mai – ma anche il mantenimento del livello d’offerta diventa ogni giorno una sfida più ardua.
Grazie ai piani di recupero attuati in questi anni, costati sacrifici a tutti i lavoratori dell’azienda, Tep è riuscita a mantenere la qualità del servizio, senza che si verificassero situazioni ormai frequenti in molte realtà del trasporto pubblico nazionale (mezzi bloccati in deposito per mancato acquisto di carburante, servizi ridotti all’essenziale e con frequenze estremamente ridotte, tagli di linee).
Con gli investimenti dell’ultimo decennio possiamo ancora garantire mezzi di nuova generazione sulle tratte più frequentate, ma offrire bus nuovi su tutte le linee è un “lusso” che in questo momento nessuna azienda in Italia può permettersi.
Ufficio Stampa Tep spa
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Risposta alla lettera “Com’è triste l’Happy Bus”, inviata alla Gazzetta di parma l’11 novembre 2014.
Egregio direttore,
rispondiamo alla lettera del signor Maletta che esprimeva insoddisfazione sul servizio Happy Bus.
La figlia, iscritta al servizio, è la prima bambina che viene accolta a bordo all’inizio del giro. Vedendola salire saltuariamente, l’accompagnatrice le ha chiesto se intendesse utilizzarlo ancora invitandola, in caso contrario, a far avvisare l’Ufficio dai genitori.
Abbiamo altri iscritti che utilizzano il servizio saltuariamente e in nessun caso le fermate vengono saltate. La fermata presso l’abitazione della bambina è sempre stata mantenuta in tabella di marcia e il personale ha continuato a rispettarla. In caso di assenza, la famiglia non è tenuta ad avvisare della presenza o meno del bambino alla fermata. Quando, però, l’iscritto è il primo del giro, a fronte di una presenza saltuaria, di prassi, si fa una verifica con la famiglia per poter modificare eventualmente le tappe successive al fine di offrire un miglior servizio anche al resto dei bambini sullo stesso percorso.
Rammentiamo inoltre che la quota pagata dagli utenti è solo una parte del costo del servizio, corrispondente al 15% del suo effettivo costo totale sostenuto, per la parte rimanente, dal Comune; è quindi legittimo per TEP trovare soluzioni che ottimizzano i costi ed i benefici del servizio per soddisfare il maggior numero di utenti senza gravare sulle finanze del Comune e, in ultima analisi, sulle imposte pagate da tutti i cittadini.
In qualsiasi momento in corso d’anno è possibile dare disdetta e smettere di utilizzare l’Happy Bus. Tuttavia, come precisano le norme sottoscritte dal genitore all’atto dell’iscrizione, è necessario presentare il modulo di rinuncia al servizio con un mese d’anticipo rispetto alla data di decorrenza della stessa.
Riteniamo che quanto accaduto sia frutto di un malinteso tra il personale e la famiglia. Gli addetti al servizio possono cambiare nel tempo e chiaramente i bambini possono trovarsi meglio con qualcuno rispetto ad altri. La cura con cui viene offerto questo delicato servizio, tuttavia, non è mutata nel tempo ed è, anzi, aumentato negli anni il numero degli iscritti.
Allo stesso modo non vengono trascurate le segnalazioni, comprese quelle del signor Maletta che sono state prese in carico e che stanno ricevendo risposta entro i 30 giorni previsti dalla nostra Carta dei Servizi. I nostri uffici sono comunque a disposizione, anche telefonicamente per assistere direttamente il signor Maletta e a far sì che la figlia possa continuare ad utilizzare con soddisfazione il servizio.
Ufficio Stampa Tep spa
Risposta alla lettera “Disabile sul filobus”, inviata alla Gazzetta di Parma il 10 novembre 2014.
Egregio direttore,
in merito alla lettera della signora Molinari “Disabile sul filobus”, desideriamo rendere noto che quando il passeggero non deambulante ha necessità di scendere dal filobus, è necessario prenotare la richiesta di discesa dai comandi presenti presso la postazione per lo stazionamento delle carrozzelle. In questo modo, l’autista riceve un segnale in cabina di guida che lo avverte della richiesta di abbassamento della pedana e della necessità di accostarsi in modo da consentirne l’uso, cosa peraltro non sempre facile a causa dell’occasionale presenza di ostacoli sulla carreggiata (auto in sosta irregolare, biciclette e motorini parcheggiate a bordo strada ecc.). Inoltre, la postazione di guida, su questi mezzi, si trova in una cabina separata dal vano passeggeri e l’autista potrebbe non sentire una richiesta a voce.
Si tratta chiaramente di indicazioni che possono essere utili a chi, in condizioni di disabilità, viaggia sui nostri mezzi e ipotizziamo che in questo caso la richiesta di discesa non sia stata fatta dalla postazione apposita. Ciò naturalmente non giustifica un comportamento aggressivo o maleducato da parte di un conducente. Chiediamo pertanto alle due ragazze protagoniste dell’episodio in questione, così come alla signora Molinari, di voler prendere contatti con i nostri uffici (in via Taro 12 o all’indirizzo tep@tep.pr.it) per fornirci una testimonianza più dettagliata, corredata da ogni elemento utile ad approfondire l’accaduto, oltre che da copia di un documento d’identità e dai recapiti personali.
Ufficio Stampa Tep spa
Risposta alla lettera “Guida col cellulare”, inviata alla Gazzetta di Parma il 6 novembre 2014.
Egregio direttore,
in risposta alla lettera “Guida col cellulare” pubblicata sulla Gazzetta di venerdì 31 ottobre, confermiamo che l’uso dei telefoni cellulari è vietato ai conducenti durante il servizio di guida. L’utilizzo, con auricolare, è consentito solo durante le soste alle fermate ed esclusivamente per comunicazioni di servizio. In merito all’episodio segnalato, stiamo procedendo alle verifiche del caso, ma dobbiamo sottolineare che, per poter sanzionare i comportamenti contrari alle disposizioni aziendali, occorre accertarli in termini precisi e certi. Confidiamo quindi che il sig. Gabriele E. Rossi vorrà fornire all’Azienda (in via Taro 12 a Parma o all’indirizzo mail tep@tep.pr.it) una più approfondita dichiarazione sui fatti lamentati, corredata da ogni eventuale altro elemento probatorio in suo possesso (fotografie, nominativo di altri testimoni, ecc.), oltre che da copia del suo documento di identità e dal suo recapito.
Ufficio Stampa Tep spa