Descrizione
Inviata alla Gazzetta di Parma il 22 agosto 2018
Egregio Direttore,
le scrivo a seguito delle lettere del Sig. Avanzi e della Sig.ra Delrio.
Ho scelto di rispondere personalmente a dimostrazione di quanto le segnalazioni inviate dai clienti vengano prese a cuore. E se l’azienda, in quanto istituzione, è tenuta ad applicare le leggi, è altrettanto vero che gli elementi portati alla mia attenzione tramite la Sua rubrica non sono privi fondamento.
Mi permetta di riepilogare brevemente il tema in oggetto, anche per condividere quali sono state le reali motivazioni che hanno mosso le decisioni di TEP:
- La validazione dei titoli di viaggio è obbligatoria per norma regionale già dal 2015; come spesso capita in un Paese come il nostro – caratterizzato da “iper-legiferazione” – tutta una serie di norme genera poco disturbo in assenza di sanzioni specifiche. Ciò nonostante, l’obbligatorietà della validazione, che TEP ha sempre diffusamente comunicato fin dalla sua entrata in vigore, ha comunque riscontrato un elevato tasso di applicazione.
- A rafforzamento della norma, è stato deciso a fine 2017 che le aziende operanti in Emilia Romagna avrebbero dovuto iniziare ad applicare anche sanzioni a clienti che pur avendo regolarmente pagato un titolo di viaggio non procedessero alla convalida ogni volta che utilizzano un mezzo.
- I colleghi di TEP si sono resi conto del disappunto che l’applicazione estensiva della nuova normativa avrebbe potuto generare ed hanno provveduto, al fine di cercare di contenere i disagi, ad inviare 35.000 comunicazioni direttamente ai clienti per spiegare il cambiamento. I verificatori, inoltre, sono stati dotati di materiale informativo da consegnare ai passeggeri che fossero stati trovati non in regola con l’imminente nuova normativa. L’azienda sta diffondendo l’informazione mediante ogni altro canale utile (web, fermate, ecc.).
Al di là di tutto, la validazione obbligatoria è una prassi importante per migliorare l’offerta e controllare meglio il servizio. I dati raccolti, infatti, permettono di calibrare meglio l’offerta rispetto alla domanda reale, ovviando cioè anche ai problemi che il signor Avanzi lamenta.
Finita la parte più “istituzionale” dell’informativa aggiungo che l’applicazione della normativa è oggetto di riflessione anche nelle altre città, anche se a Parma ci si è mossi con maggiore tempestività nel diffondere l’informazione.
Garantisco, in ogni caso, che il nuovo regolamento sarà applicato solo congiuntamente alle altre aziende di trasporto della Regione. Per i passeggeri di Parma, dunque, vigeranno le stesse norme applicate nelle altre città emiliano-romagnole. Inoltre le regole non saranno applicate secondo una logica vessatoria.
Relativamente poi agli altri argomenti trattati, confermo che ricevere segnalazioni specifiche da parte dei clienti è un elemento importante per cercare di migliorare il servizio. Perciò se i clienti lo ritengono opportuno possono inviare le loro segnalazioni all’indirizzo tep@tep.pr.it, che saranno sicuramente oggetto di considerazione.
Infine vorrei spendere un’ultima riflessione, relativamente alla qualità e sicurezza dei mezzi. Certamente le vicissitudini legali dell’ultimo periodo hanno ritardato il ricambio del parco mezzi e già tante informazioni sono state diffuse circa i piani di ammodernamento. Ma una cosa che posso testimoniare, seppur da pochi giorni in Azienda, è che l’attenzione dei colleghi ai temi della sicurezza è elevata. Le spese di manutenzione negli ultimi anni hanno pesato tra l’11% ed il 12% dei ricavi, corrispondenti a circa 5 milioni di euro/anno. Ciò a riprova del fatto che non si sono lesinati gli sforzi per mantenere il livello di servizio, pur in presenza di una situazione di incertezza.
Dott. Roberto Prada, Presidente di TEP spa